Mi ricorda un giorno a Bellinzona quando uscito dalla città salivo verso il castello in alto a piedi, è una fotografia. In alto si può ritrovare se stessi e fare brevi, intense, importanti riflessioni che nella confusione non sono la stessa cosa.
Molte grazie Rosanna, purtroppo quelle prospettive non riescono a coglierle in molti, come la bellezza di certi scorci che aprono lo sguardo all'immenso, allo sconfinato, dove l'iridi si perdono nell'orizzonte. Certe prospettive le raggiungono solo gl'occhi escursionisti di chi ha voglia di evadere dalle mura domestiche e cittadine, di estraniarsi dal grigiore e dalla monotonia, di chi riesce ad abbandonare nell'altezza quelle vertigini da pianura che a volte zavorrano il nostro respiro. Fortuna che in certi momenti c'è la fantasia a farci viaggiare lontano, a farci sentire l'altitudine.
Mi piace molto e trovo interessante il tuo stile, a rileggerci ciao Rosanna
bella e vera, infatti dalle mie parti si assiste a veri e propri esodi domenicali di massa per poter cogliere quelle prospettive di cui parli, che qui dalla pianura sono possibili solo con la fantasia (addormentandosi dalla mega altitudine della panchina interna del terzo piano di un centro commerciale). ciao
rosanna