Spugnoso il giorno
pregno di fori
multiforme assorbenza d'energie vitali
respira e trascina ore
piccole
e voraci
Passano come campane
in suoni alla rinfusa
l'eccetto e il tranne
giocano ad alternarsi
come giullari in una corte dai tetti altissimi
dove la loro eco può viaggiare
colpire
e diffondersi
Così confusa
morbida
così vera
è la sottana della realtà
sulle gambe dei sogni
così raro è il mio silenzio
così caro il suo
svanire
così aliene le sue tempeste
così ambite le sue
sirene.