Smuove i papaveri sfiorando le palpebre. Coltri sottili
ostacolano la luce e le sue manifestazioni. Con ali
mute scivolando. Altro sguardo con gli occhi
spenti. Dal comignolo sgorga rigonfio. Come
visioni libere, friabili del sogno. Un
flusso, una corrente sì visibile,
ma inconsistente. Si muove,
striscia in ogni dove,
pur inseguendo una
incerta direzione. Ma
senza riuscire
nell’intento,
svanisce.
Così,
in
un
so
lo
m
o
m
e
n
t
o
.