L'odore di sempre
in una disattenzione
il contatto superfluo
come una spallata
trattanere il gesto
fiutare l'incondizionato
in quelle parole
una polvere di quotidianità
nenia di stracci
mentre il sublime stenta
in un' anima esule,
il fiato dell'ordinario,
un libro senza pagine.
Guardo distante
ascolto l'usuale, il trito
fattori di reazioni incontrollate,
poi perdo il filo
ma ritrovo una sensazione
un gusto, un approccio
ritmate evasioni
sorridenti stimoli
come per mantenere le distanze
arricchiscono una sottile
consapevolezza
distolgono l'agonia
della pazienza.