Le tue gambe
mia passione
sono alberi viventi
su cui mi arrampico
con movimenti incerti
fino alla valle del ventre
fino all'oasi tua oscura
dove sempre mi arresto
al profumo di orchidea
al sapore di vietato.
Scorgo più su
le colline del tuo seno
dietro cui osservo
-sorgere come il sole-
il tuo viso radioso
che sorride di piacere.
A quel sole volo
io Icaro impazzito
per dissetarmi di saliva
calda come lava
che brucia le mie labbra
e più del vino mi ubriaca.