Ubriaca di malinconia me ne vado errando tra i miei desideri. Gli occhi reclamano riposo, ma io non voglio dormire, io non voglio più provare la terribile sensazione di vederti sparire. Oramai anche nei sogni non mi appartieni più. La distanza che ci separa cresce e rende effimero ogni mio vano tentativo di tenerti in vita, mentre trascino con me ricordi di sogni trasgressivi e violenti che battono nel mio petto come pioggia incessante. E mi ritrovo nel bel mezzo di una tempesta in un mare d'inverno. Impetuose le onde si infrangono sugli scogli ed io, seduta su uno di essi, non ho paura che la loro forza possa travolgermi. Me ne sto immobile ad attendere la quiete, aspetto la rassegnazione alla mia volontà suprema di essere in te, di essere in noi ancora una volta. Ed è qui che voglio rimanere, qui dove il tuo male non può raggiungermi, qui dove tu sei solo la scia dei miei pensieri andati, che queste onde spingono nel profondo del mare, che porrà il sigillo a questo nostro amore maledetto.