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Il medico di fiori

C'è qualcuno che sarebbe interessato, a concedermi un po d'amore? che da me fugge da quanto sono nato, cosi da bambino curai un fiore, sperando che quando fosse sbocciato, i suoi petali strappassero via il dolore, e continuai senza il sorriso di una madre, nel buio, con la luce delle immagini sacre, non avevo nessuno con cui condividere il sangue, niente sorelle o fratelli, solo le mie mani stanche, con un petto che stringeva un sole, continuai senza il calore delle parole, e connobbi l'amore, di chi non ne riceve, e connobbi un sorriso sempre più breve, allora cercai di darlo, cambiai il modo di trattarlo, cosi dei poveri diventai il dottore, per curare ogni petalo di fiore, a i miei pazienti concessi il mio amore, e i fiori erano sporchi, i fiori erano ammalati, alcuni alla vita appasivano, altri cantavano calpestati, io con il mio amore li avrei curati, e se dai il bene, prima o poi ti torna indietro, allora ricevetti l'amore in mille gabbie di vetro, e nel giorno in cui dissi a tutti arrivederci, nel giorno in cui dio mi chiese di sedermi, quel giorno ai lati del mio letto, c'erano mille fiori che si allungavano entrandomi nel petto, e quando toccai la fine, abbattemmo ogni confine, entrarono per restare, restarono per amare.

 

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2 commenti:

  • laura cuppone il 04/03/2011 20:50
    wow...
    devo rileggerla...
    si...é davvero intensa... davvero profondissima...

    Laura
  • Vincenzo Capitanucci il 04/03/2011 20:49
    Molto bella Martin.. mille fiori che si allungavano entrandomi nel petto... abolirono ogni confine..

    restarono per Amare...

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