Aveva gli occhi tristi Fadil,
come un cane senza padrone.
Girava per il campo vuoto
come un fantasma senza pace.
Erano scappati tutti!
La radio diceva che i ribelli
si preparavano per l'ultima battaglia.
In lontananza
nuvole di sabbia
e sinistri echi di mitraglia.
Arrivano, pensò Fadil.
Tolse la bandiera
dalla torre dei fari
del deposito Italiano,
e con il braccio alzato,
la sventolò,
come una ovazione
verso quella direzione.
Abbattimi quel ribelle
gridò il capo della colonna
all'uomo alla mitraglia.
Un lampo accecante,
una fitta lancinante.
Fadil non aveva mai visto
un simile accecante lampo
nei suoi dieci anni di vita.
Fadil non aveva mai sentito
una fitta così dolorosa
nei suoi dieci anni di vita.
Un'istante,
si piegò sulle gambe.
La bandiera
scivolò nel vento
intrisa del suo sangue.