Quanti inverni sono passati,
sfilano ad uno ad uno con i loro volti bianchi,
quante giornate di pioggia hanno investito i miei silenzi,
seduta sul ciglio di un burrone,
aggrappata alle mie radici,
quante voci riecheggiano tra i rami,
voci di estati a scompigliare canzoni,
a rincorrere le stelle, a contare le promesse
che ho, che non ho mai mantenuto
intreccio di passioni e verdi sentimenti
fiori che ho donato
foglie che ho perduto
sono stata falsa, sincera, generosa,
mi sono ricoperta di orgoglio,
di dubbi, di paure, di felicità
ho affidato i miei segreti al vento,
sparso parole, carezze, ho atteso guardando il cielo
rincorrendo albe, aspettando tramonti
trafitta dal gelo di un dolore,
ma sono ancora qui pronta a rinascere
a cercare amore,
al tempo che spettina i miei pensieri
e a donare tutta me stessa
oggi come e più di ieri
a ricoprirmi di speranze ancora,
appesa al filo di un cielo senza confine,
la donna è una primavera che non avrà ma fine