Perdonami se i passi
scricchiolano su rami secchi,
se dalle falangi
scivolano terracotte e
non ne raccolgo i cocci
Perdonami se fingo
di non sentire il peso del tuo sguardo,
che scorre lungo i miei fianchi,
e annoda melodie di notti
in una unica orma.
Ho raccolto sorrisi,
sparsi sulle pareti, li ho ripiegati
e cuciti nei nostri baveri rialzati.
Ora, le tue mani sul mio corpo,
ancora.