Accendiamo una candela!
Per le case senza luce, quelle fredde e ancora buie,
quelle colme di saccenza, ingiustizia e sofferenza.
Accendiamo una candela!
Per la morte dei caduti di una guerra senza scudi,
per i figli di soldati tra le mine abbandonati.
Accendiamo una candela!
Per i morti sul lavoro,
giù volati da una scala, da una gru non controllata.
In uffici o in cantieri, tutti a nero, ma sempre fieri.
Accendiamo una candela!
Per i cuori ancora bui,
che hanno perso quel calore che proviene dall'amore,
quella gioia e l'allegria che tutto il male spazza via.
Accendiamo una candela!
Per gli uomini violenti,
con i guanti e con le lenti.
Quelle tuniche assassine che violentano le bambine,
quegl'orchi di famiglia che t'ammazzano la figlia.
Accendiamo una candela!
Per il sangue sull'asfalto,
non bevete! Non correte! Assassini voi sarete,
di voi stessi, di una madre, di una figlia, si rovina una famiglia.
Accendiamo una candela!
Per gli uomini su carrozzella,
per quelli nati e quelli costretti,
che con coraggio, tra gli stenti, sempre via a denti stretti.
Accendiamo una candela!
Per la nostra coscienza,
per la nostra incoscienza,
per la nostra negligenza.
Se per mano ci teniamo e nel cuore Dio accettiamo,
quella fiamma calda e ardente, dentro al cuore non si spegne.
Accendiamo la fiamma della speranza, dell'amore e fratellanza.