Oggi è forse tardi?
Vorrei urlare tutt'intorno
che diciott'anni fa
prendeva vita il mio mondo,
di luce vestita mi raggiungevi
per esser la mia guida,
in questo posto difficile
in questa grandissima sfida.
Di certo non son preciso
precipitoso come sono
ho preparato tutto prima
per poi finire senza dono
e senza nulla approfondire
io ora devo rimediare,
e come un poeta del passato
la tua bellezza ben lodare:
partirò dai capelli lunghi
splendenti come l'argento,
sinuosi seguon le tue forme,
seguirli io riesco a stento
disegnan su di te un arcobaleno
che sovrasta ogni altra cosa
e che di proprio non ha il color
ma una bellezza misteriosa.
Poi io dirò dei tuoi occhi
che più volte mi han catturato
reso cieco al movimento
del resto che mi ha circondato
con la loro profondità
potente come un esercito
che mi bracca da vicino
ma è da lontano che è partito.
Scendendo poi vi è tutto il resto
un corpo quasi mozzafiato
ed una perfetta combinazione,
che per decenza non ho citato,
di grazia ed altri elementi
di cui parlare non potrò
per non offender alcune genti
che si irritano di ciò.
A parte tutto, questo 3 marzo
mi son sentito come se fosse
anche il mio di compleanno,
le mie emozioni si son scosse
e ho pensato solo a te:
a quanto io ti ami e ti desideri
e a quanto nonostante tutto
di questo pensier io non mi liberi
ti faccio ancora i miei auguri
e ti ricordo che in fondo
è perché tu sei così perfetta
che mi hai celato il resto del mondo
e quindi spero che forse un giorno
coglierò in te un altra volta
uno scopo in questa vita
che di nuova luce per me si è avvolta.