Dolce appariva la primavera
che profumava d'intenso l'aria al mattino
e colorava d'azzurro il mio cuscino
che comodo sul letto giaceva.
E una rondine sul vetro bussava
col suo becco dorato dal sole
e qualcuno già alzava le suole
sulla strada che appena s'illuminava.
Io guardavo con grande stupore
il panorama della natura appena svegliata
sembrava quasi che alla Terra fosse tornata
dalla malattia del non dare amore.
E guardare fu il mio unico gesto
per non mancare allo splendore
di questa stagione con tanto colore
anche se il tempo corre lesto.