Cercando un modo per uscire dalla volgare noia
di una mia giornata insipida
fatta di voci tremanti che urlano una prossima apocalisse
Una giornata sospesa tra altre infinite quotidianità
ad occhi tesi aspettando la luce della più piccola speranza
Vedo solo laceranti cadute dell'umanità
Ed io che sento urlare alla mia anima
che questo universo di ladri e ipocrisie
non è la mia casa
Vedo serpeggianti umiliazioni alla dignità
regali crudeli che tra uomini ci rendiamo
E c'è gente che cerca di abitare in un futile olimpo di grevità
Mentre io chiedo solo di non rincorrere illusioni
ma approdare al paradiso dell'intelligenza
Quel luogo in cui il mio sangue
non scorrerà contromano
a quello altrui...