Come la brezza
la notte se ne va
cedendo il posto
alla spietata realtà.
Fiumana di sogni
d'illusioni attorcigliati
dai giochi di potere
e noi pedine
dai domani insicuri
quieti porgiamo noi stessi.
Abbrancati nella rete
li lasciamo agire
senza cruccio
stanchi di cogliere
insignificanti parole
chiusi nell'angoscia
sopravvivendo
in questo mondo
di carogne