Ho smarrito il rigore
arreso e mansueto il mio sguardo
si è fatto comodo
lenta e morbida sfoglio i giorni
dagli occhi soffio petali mentre
resto affollata
di bandiere e presagi
colma di farfalle e germogli di parole
che cercano aria, che vogliono terra
so soltanto aprire finestre
mostrare attenzione alle briciole e al sale
mordicchiare il respiro del vento
rannicchiarmi in un istante di tempo
e ancorare i pensieri sul davanzale
capitolarmi tra gli spazi rassegnati
e i conti a venire
so soltanto improvvisare una danza invisibile
che si poggia orizzontale
che si spoglia di polvere
come la brezza leggera del mio mare
che odora di gelsomino e tempesta.