c'era un rimatore di paese
che non arrivava alla fine del mese,
ma lo vide un turista cretese
di larghe vedute e corte pretese
che gli disse: che ci fai in questo paese,
o rimatore di paese?
c'era un poeta di versi sciolti
che capelli aveva assai,
e assai incolti,
e pensò di fare pure il musicista,
si salvò perchè sposò
la figlia del farmacista.
c'era sul monte un verseggiatore,
che di nome faceva Salvatore,
il monte si chiamava Precipizio,
e non si seppe più niente di quel tizio.
c'era un poeta dal cuor di profeta,
che profetava solo a compieta,
nel resto del tempo poetava
e pure di mangiar si dimenticava.
c'era uno che faceva versi,
e gli affari suoi aveva tutti spersi,
allora pensò bene di riaversi
da quella sua mania degli eccessivi versi.
c'era un poeta bucolico,
per certi versi un po' antipatico,
a causa del suo essere frenetico,
lo giudicavan tutti assai malefico,
ma lui era solo, assai, benefico.
c'era uno che rimava spesso,
ma a pranzo c'era sempre e solo lesso,
un giorno gli venne voglia di arrosto,
allora di verseggiar lasciò tosto.
c'era un aedo di liriche astruse,
che si chiuse in casa
con tutte le porte chiuse,
e ciascun che lo cercava diceva:
dove sei mai, o aedo,
che non ti vedo?