Vent'anni son trascorsi
dal primo respiro,
dal primo vagito,
dal primo lamento.
Ora capisco il non senso
che ci spinge coma fa il vento
con le foglie d'inverno.
Spettatori di un mondo
che ci illude di un sogno
che viviam fino in fondo.
Amiamo, ridiamo, piangiamo.
Viviamo.
Vogliam lasciare il segno
sotto questo cielo indegno
di osservar l'umanità e il suo regno.
Dico quel che penso,
dico quel che sento
senza paura di quel che pensa
la gente borghese che benpensa.
Esercito il diritto
di dire e fare
non quel che è scritto,
quel che mi pare.