Un'altra maledetta notte!
Tremanti,
come foglie al vento,
l'affanno li attanaglia.
In cerca del Paradiso artificiale
in vicoli stretti e oscuri
dove manco la Morte
si avventura.
Il corpo
in precario equilibrio,
gli arti scoordinati,
le braccia con mille buchi,
le vene plastificate.
Dalla vita marchiati,
dal respiro del mondo sputati.
Obnubilazione ed oblio,
il puscher come Dio,
della scimmia in balia.
Urla la bestia
nell'attesa funesta,
quietata
dalla dose iniettata.
Un'altra maledetta notte,
anestetizzata,
muore
senza memoria.
Domani
un'altra storia,
semmai ci sarà.