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Murgia

Al caldo di un sole accecante
nel ritmo insistente di cento cicale
la Murgia mi prende

Dal suo ventre nascosto,
bianche pietre riarse
trafiggon la brulla distesa


Una gazza elegante
affonda il suo becco nell'arida terra
all'ombra insicura di fronda d'ulivo

Murgia, solitaria ed ostile
conservi l'antica impronta
di una terra povera e tenace

e della gente umile e sobria
in memoria riporti
dure lotte di vita

e mantieni viva nel cuore
l'essenza più vera
di un animo forte.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 31/03/2015 17:37
    Un serto dovuto e sincero per questa tua sublime.

2 commenti:

  • Anonimo il 23/03/2011 21:56
    che dire dalle prole pur nn conoscendo la murgia trovo bellissimi questi tuoi versi...
  • soffice neve il 20/03/2011 13:40
    solo chi conosce la murgia può capire le tue parole e chi non la conosce si sentirà spinto a scender giù...

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