Lenta!
Costante!
Quasi precisa!
Cadi con un ritmo blando. sincopato.
Nulla turba il tuo costante riproporsi.
Nulla altera il tuo naturale nascere e morire,
il tuo esistere così minuto e silenzioso.
Piccola goccia di pioggia.
Piccola lacrima di cielo.
Pendi timida da un esile ramo
che accarezza il mio orizzonte
oltre l'appannata trasparenza della mia stanza.
Insicura di te,
del tuo ignoto destino,
vivi solo un attimo,
giusto il tempo per una breve riflessione,
prima di cadere nel baratro del nulla,
spinta da altre lacrime,
da altri dolori,
che già t'incalzano opprimenti.
Bella, nel fulgido riflesso di un raggio di sole,
che ti accende d'immenso nel magico splendore dell'iride,
prima di spegnerti in un gioco di cerchi concentrici,
nell'infimo pantano della morte.