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La mia storia qualunque
Una sera qualunque all'alba del nuovo anno,
un saluto banale ma disarmante,
pensieri che si intrecciano in un volo distante,
i miei occhi brillano come un diamante.
Parole mute che lottano con una falsa diffidenza,
presto diventeranno voci che mi urleranno la tua assenza,
inizio a desiderare forte la tua presenza,
a nutrirmi della tua affascinante prudenza.
Pochi mesi son bastati,
dalla mia parte più dubbi non ci son stati,
il mio cuore in delirio pulsava cullato da un solo desiderio,
di toccare con mano il mio amore vero.
Ogni volta ci speravo tanto,
abbracciavo le tue promesse di cartone in un pianto,
del mio aspettare ne parlai con vanto,
nessuno mi ha mai apprezzata così tanto.
Tra progetti fantasma,
piacerei che non gioivano abbastanza,
restai per mesi con te in quella stanza,
lacerata dentro da quella distanza.
Chilometri che a te stavano comodi,
salvavano da impegni scomodi,
zittivano paure grandi,
uccidevano ansie parlanti.
Di colpo la svolta!
Un giorno qualunque,
un mese qualunque,
Settembre!
Roma, la capitale,
ero sicura, non mi avrebbe fatto del male,
nessun'incontro lì è banale.
Scende l'aereo,
ti vedo arrivare,
le parole hanno paura di parlare,
le mani di toccare.
Pochi istanti di imbarazzo,
il mio cuore trema come un pazzo,
ferma immobile come un pupazzo,
ti guardo negl'occhi e ti abbraccio come un razzo.
Seduti vicini iniziamo a parlare,
capii che te avrei voluto amare,
di lì la gente continuava a passare.
Mi desti la mano la tenevo stretta,
mi sentivo protetta,
poi una carezza,
una parola sottovoce,
neanche il vento ha più voce.
Il bacio più dolce non tardò,
sorrisi,
passione,
niente mancò.
Sull'isola poi facesti ritorno,
ed io felice conclusi quel giorno,
mi dicesti: è l'inizio amore stai serena,
Ti amo! Questa è una storia vera.
Dall'inizio la fine cominciò,
il tuo volto mai più rivedrò,
le tue mani più accarezzerò,
la tua bocca più assaggerò.
È finita che vuoi farci? È la vita!
Sono diverso, voglio viaggiare,
tu vuoi Amare, che cosa banale!
Il mio dolore ho urlato nel silenzio,
La tua scelta ho accettato con un mascherato assenso,
il mio amore per te non ha più senso,
ma alla fine non trovo un senso.
Indifferente faccio l'amica mentre tu mi dici :Mi piace Rita.
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