Era un affetto strano
sembrava fatto a fette.
Ti sfuggiva da mano.
Fatto di pochi fatti,
non sortiva effetti.
Offriva dei dolcetti,
ma erano amaretti!
Non sembrava affatto
che avesse dei difetti:
in apparenza amore,
piuttosto senza cuore.
Alquanto abituato,
coi suoi piatti infetti,
avvelenavo i ratti.
E sotto certi aspetti
mi ero affezionato.
Lei lo chiamava affetto
solido e perfetto.
Rovistava dappertutto,
e sfasciava quasi tutto.
Non rifaceva il letto,
mormorava in dialetto,
ero sempre contraddetto.
Affetto un contegno siffatto?
Mi spogliai del rispetto.
e le diedi lo sfratto.
Anonimo il 01/09/2011 13:59
bellissima ugo... ironica... alla fine ha avuto ciò che meritava... un caro saluto... carla
- EhEh una bellissima sintesi di frequenti constatazioni. E solo pochi hanno il coraggio di dare lo sfratto!
- Particolarmente gradevole il finale.
- Ottima Maestro.
Baciamo le mani!
- Carinissima e molto simpatica! Mi ha fatto sorridere!
Daryl il 29/04/2011 18:18
Hanno detto già tutto! Bravissimo
Anonimo il 29/04/2011 09:57
Non mi intendo granchè di poesia quindi non entro assolutamente nella questione metrica/logico/grammaticale dell'"ars poetica", voglio lasciare più che altro il mio giudizio estemporaneo dopo averla letta. È una composizione che mi ha messo di buonumore, mi ha fatto sorridere per la vena ironica che l'autore ha profuso a volontà nei suoi versi. Satira feroce dunque nei confronti di quel sentimento che muove l'universo e che da il titolo al brano. Mi è piaciuta!
Anonimo il 17/04/2011 17:14
Questa volta Ugo Mastrogiovanni percorre il sentiero dell'ironia e del gioco linguistico, però non fine a se stesso, come sembrebbe a prima vista. In filigrana, infatti, si può leggere la descrizione di tanti rapporti d'amore nei quali l'altro/a viene idolatrato e che non reggono alle difficoltà e al passare del tempo. Non è quindi fuori luogo definire il Mastrogiovanni un "poeta morale".
- Letta con estremo piacere!
ironia e genialità,
comunque e sempre Grande Ugo!
Ciao Gia
- Ciao Ugo
è sempre un piacere leggerti. Ed ho trovato abbastanza intriganti anche le polemiche sollevate dai commentatori che mi hanno preceduto in merito a questa composizione.
Una cosa che ammiro di Ugo è la sua innata capacità di essere ironico senza mai scadere nella banalità, di essere profondo senza mai risultare noioso, di essere incisivo senza mai sconfinare nell'"urlato": il tutto riuscendo sempre ad essere originale.
Anche in questa composizione vengono fuori queste sue doti. Io ho trovato la composizione davvero gradevole e capace, nel suo tono ironico e scanzonato, di generare comunque qualche riflessione seria sul rapporto di coppia, come ad esempio quelle di MariaCarmela che mi ha appena preceduto.
Buona serata a tutti
Giuseppe
- Adoro l'ironia poetica, Ugo. Per quanto forse io non sia capace di costruirla e per quanto non ami molto la rima baciata. Chi resta deluso da questo brano è decisamente "abituato" a un tuo diverso poetare. Di fondo in questa storiella a denti scoperti c'è il racconto decisamente più serio di centinaia di vicende private d'ogni giorno che di divertente, ahimè, hanno ben poco. Certamente non lasciano la serena disposizione d'animo che lascia una lettura molto vicina alla filastrocca, come questa tua, danzante e solo apparentemente sciocca, molto, ma proprio molto in superficie. Benigni dice "innamoratevi" e fate della poesia su tutto: la gioia, la felicità, la tristezza, la meraviglia... e sul mondo: una sedia, una caffettiera, un fiore, le formiche o le tarme... su noi stessi. Sull'amore no, prima viviamo, e poi poetiamo d'amore. Decisamente nessuno segue il suo consiglio, nessuno impara per questo a leggere oltre. Qui di oltre ce n'è parecchio. Io lo bevo come caffè, chissà che un giorno qualcosa non mi resti tra i denti per poterne parlare. E poco importa se il contenente non è come piace a noi: il messaggio, a saperlo leggere, c'è. Rispetto per se stessi, forza e soprattutto coraggio di troncare un rapporto disequilibrato che nuoce gravemente alla salute, tendente al nichilismo (per far piacere ad alcuni palati). Di certo una parentesi consueta, ma chi davvero crede di essere parte della massa quando soffre? Nessuno, crediamo d'essere tutti casi unici e per nulla rari. Infine, riguardo a certe critiche sulle responsabilità linguistiche, senza avvicinarci alla storia della letteratura la domanda è: cui prodest? Eterno dilemma tra chi si rivolge ai classici e chi invece tenta di essere, se non originale, almeno se stesso...
- Un modo originale ed intrigante di poetare,
sempre stupendo il nostro autore!
Apprezzata particolarmente.
- Simpatica Ugo e splendido finale. Come dice Elisa: godibilissimo.
- Godibilissima. Si immagina tutto e si fa un sospiro di sollievo per l'esito finale.
- caro amico Ugo, sono mortificata che si usi il commento per dare sfogo a proprie opinioni personali, c'è chi dice che ha preso lezioni da Luzi zanzotto, caproni pasolini etc, io invece penso che abbia preso lezioni da Sgarbi... caro giuffè se un opera non ti piace la salti, il mito di narciso lascialo ai greci
- Davvero stupenda, mi è piaciuta molto
Anonimo il 30/03/2011 16:50
Ezio nessuna polemica, solo scambi di opinioni e consigli... alla fine ognuno fa come crede.. anche se.. vabbè chiudiamo la discussione ammirando l'opera del signor Ugo che merita tutte le attenzioni... vi saluto
- .. polemica inutile leggo per questo post.
Ogniuno è padrone di postare ciò che vuole, può piacere oppure no; basta non leggere.
Poi, è poesia o altro, è comunque un post costato... fatica e concentrazione, e nessuno ha il diritto di... catalogarlo, se poi, per caso si è letto, basta non commentare.
Io, ed è un mio pensiero, plaudo Ugo ed il suo post.
cl
Anonimo il 30/03/2011 16:39
ok, come vuoi... voleva essere un consiglio amichevole... ma figurati se prendi consigli, tu... ciao Nino, ti auguro una buona giornata..
Anonimo il 30/03/2011 16:37
Io ho da imparare da Luzi, Zanzotto, Caproni, Pasolini, Tropea, Salanitro etc etc... da Mastrogiovanni poeta, fermo restando il mio rispetto per la persona, saggia ed educata, proprio nulla
Anonimo il 30/03/2011 16:31
Nino, io credo che tu abbia un buon cervello, però in molte occasioni ti piace essere bastian contrario(probabilmente per emergere dalla "massa" e fino a quando lo sei in una mio scritto ci può stare... ma quando ti metti a criticare altre poesie e sopratutto altri poeti(veri) dai quali potresti solo imparare.. ecco.. lì pecchi di presunzione... mi ripeto, in certe occasioni si fa meglio a restare in silenzio
Anonimo il 30/03/2011 16:22
E allora preferisco chi scrive da cani una buona poesia
Ps. La pessima figura la fa chi la elogia. Posso stimare Ugo in quanto uomo, ci mancherebbe altro, ma in questo caso, per quel che ne so io, questa "poesia" è ridondante, metricamente scombiccherata, semanticamente deficitaria. Se poi mi devo adeguare alla massa... dico " tema toccante, sei bravissimo". Ma non direi il vero.
- Una storia messa in prosa, veramente deliziosa. Saluti Ada.
Anonimo il 30/03/2011 16:12
Io penso che in certe situazioni è preferibile restare in silenzio...
si rischia di fare una pessima figura..
Ugo, scrive divinamente..
Anonimo il 30/03/2011 16:04
Sarò breve e crudele... questa non è una poesia, ma un gioco linguistico
- molto apprezzata elegante e raffinata bravissimo
- Particolare... molto bella... elegante!
Bravissimo!
- vero, insolita
ma scritta con la solita maestria!!!
bella
laura
Anonimo il 30/03/2011 13:31
Una poesia diverse dalle solite. Bravo Ugo!
- molto bella e molto profonda, complimenti
- Se in due si è stretti sotto al tetto
è meglio dar lo sfratto
Tocco da maestro
- Bellissima Ugo.. una danza...
... Lei lo chiamava affetto
solido e perfetto...
- molto molto bella Ugo... Offriva dei dolcetti,
ma erano amaretti!
Non sembrava affatto
che avesse dei difetti:
in apparenza amore,
piuttosto senza cuore.
Anonimo il 30/03/2011 12:08
Delizia delle delizie! Favolosa!
Lylly Noir