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Cantico dei cantici
Ho sognato la tua bocca
e i tuoi baci come acqua di fontana.
Ho sognato i tuoi baci
profumati come fiori e dolci
come vino appena versato.
Ho chiamato il tuo nome
nel cuore della notte.
Per questo restavo sveglio
mentre l'oscurità circondava ogni cosa.
Ho scritto il tuo nome
su bianchi fogli di carta
e rosso inchiostro
Fammi entrare nella tua carne,
spingimi dentro di te,
sentimi entrare mentre la luna
illumina d'argento il tuo seno e le tue gambe
intorno al mio corpo nudo.
Così pregavo nella notte.
Entra nella mia carne,
e dammi tutto il tuo piacere.
Nel buio di una stanza silenziosa
fa che io senta il tuo desiderio di me.
Così pregavo nel cuore della notte.
Ho un cuore oscuro come il fondo del mare
ma bello come l'acqua trasparente in superficie.
Così pregavo nel cuore della notte
che tu guardassi almeno una volta
sul fondo verde dei miei occhi
la grazia del mio cuore.
Dove riposi, amore di questa mia anima,
le tue notti inondate di sogni?
Dimmelo questa volta
e che io possa almeno cercarti.
Così pregavo nel cuore della notte.
E quando terminerà l'oscurità
e ti avrò trovata
lascia che ti guardi finalmente
mentre cammini fra ali di gente.
Il tuo viso così bello, simile all'alba
e il tuo collo come il sentiero nel deserto.
I miei occhi ti guarderanno
come si guarda un miracolo,
un gioiello d'oro
trapunto di vivo argento.
Mi farò solo un po' più vicino
tanto da sentire l'odore
che si sprigiona dal tuo seno di donna.
Sei bella davvero, mio amore.
Sei davvero così bella!
Il mio amore, oggi lo scopro,
non è fatto di cera bianca
che si scioglie vicino al fuoco
ma di profumato legno di oriente
ricoperto di pece.
Ora ti vedo. E tu sei come il fiore
che nasce spontaneo nel campo.
Bianco come un giglio fra le nere ortiche,
così sei in mezzo alle altre ragazze
che ti passano accanto.
Sei come il frutto dolce e succoso
maturato al cuore della stagione
in mezzo ai rovi spinosi.
Il mio desiderio è l'ombra del tuo albero.
Il mio desiderio è il tocco della tua pelle.
Il profumo tuo è il mio desiderio.
Il sapore della tua polpa morbida e densa.
Così è il mio desiderio.
Con gli occhi ti guardo. Col corpo
ti voglio. Col cuore io ti amo.
Così io ti prego. Dissetami. Nutrimi.
Poiché io muoio di desiderio.
E mentre riposerai nel giardino segreto
nelle calde ore del pomeriggio
ti sembrerà di ascoltare la mia preghiera
che simile a miele dolcissimo
correrà fino al cuore
sogna il mio corpo vicino al tuo
e il mio abbraccio che ti ripara
dalla luce del sole.
E quando al termine del giorno
di nuovo farà scuro
tu ti sveglierai di colpo
cercandomi nella luce celeste della sera.
Ma io non sarò li accanto.
Così vorrai maledire i sogni tutti quanti.
Così dolci e così destinati a terminare.
Saprai all'improvviso che la stagione è finita
e un'altra veloce si fa incontro.
L'inverno passato senza un brivido,
e senza un brivido scopri la tua vita
se io sono così distante.
Mi cercherai nell'ombra del passato.
Mi cercherai nell'ombra del presente.
Trasalendo a ogni luce.
Così mi cercherai.
Nel tuo letto mi cercherai tutte le notti
come io ti cercai, amore e mia anima,
ma non potrai trovarmi.
Ti alzerai prima che sia l'alba
e vorrai cercarmi nelle strade
e nelle piazze ancora addormentate,
cercherai di me in ogni luogo
ma non potrai trovarmi.
Incontrerai le sentinelle della notte
E a loro domanderai conforto.
Avete visto l'amore della mia vita?
Ma esse non ti risponderanno
e voltandosi verso l'alba che sopraggiunge
indicheranno il cammino del giorno.
Perché non mi rispondete?
Non eravate qui per concedere speranza al cammino?
Sentirai la loro voce
Come bronzo colato.
Tu hai abbandonato la speranza
Ricacciando il tuo cuore nella notte.
Pregherai perché la luce
non giunga così in fretta.
Pregherai che il giorno che arriva
non svegli ancora l'amore tuo
nel suo letto di sogni
così che tu possa trovarlo ancora addormentato.
Giungerai alla sua casa solo un respiro
prima dell'alba e il tuo cuore
si gonfierà ancora di dolce speranza.
"gli dirò che l'amo prima che si svegli".
Ma alle sue porte, chiuse con lucchetti,
troverai cento guerrieri dalle pesanti armature
ciascuno armato ancora dei notturni timori.
Tu starai loro davanti
piena di paura mortale
e solo del tuo amore armata.
Una tua lacrima inonderà il terreno
e loro ti lasceranno entrare
nella stanza avvolta dalla penombra.
Nel buio della sua camera vi riconoscerete.
Come puoi essere così bella amore mio?
Come puoi essere così bello mio amore?
I tuoi occhi sono nocciole mature colte
dal ramo e mai cadute. I tuoi capelli,
adesso li posso toccare, sono cornici di seta e trame
di preziosissimo rame.
La tua bocca ha il colore del rubino
adesso che la bagni di desiderio.
Come mature melagrane sono le tue labbra
aspre e dolci insieme.
Il tuo collo è una strada nella montagna
dalle dolci e misteriose promesse.
Il tuo collo è il letto del fiume
che scorre dai tuoi occhi e conduce ai tuoi segreti.
I tuoi seni sono arance dolcissime
nutrite dal sole che transita fin dal mattino,
il tuo ventre è il fiore solitario
profumato e proibito,
le tue cosce il precipizio
nel quale cado senza cercare riparo.
Come puoi essere così bella anima mia?
Con la tua bellezza hai ferito il mio cuore.
Con le tue parole, spade taglienti, l'hai fatto sanguinare.
Con la tua assenza, dolorosa come la morte,
l'hai reso cieco e privo di Dio.
Ma io ancora voglio il tuo seno.
Voglio l'unguento del tuo odore
che sento ogni notte salire dalla tua coperta.
Voglio le tue labbra
e il miele che nascondi
sotto la tua lingua.
Luogo segreto, anima mia. Fontana chiusa.
Entra se vuoi nel mio giardino
e cogli i frutti che nascondo.
Mischia il mio miele al tuo latte
il tuo vino all'acqua mia
ubriacati di quanto ho da offrire.
Saziati ma non stancarti.
E se dopo l'amore vorrai dormire
io non dormirò per vegliare il tuo cuore.
Nessuna notte ti sorprenderà. Nemmeno la più vicina.
Nemmeno la più oscura.
Riposo per gli occhi
mai più nascondiglio di fantasmi.
Mai più luci accese
ma sogni a rischiarare il dolce sonno.
Così, dopo che ti avrò guardata sognare
anch'io cadrò nel sonno più profondo.
Sognerò che tu, amore mio,
vestita della più bianca delle tuniche
vieni all'uscio della mia camera
a reclamare l'amore tanto atteso
e al solo vederti, alla porta
della mia anima,
i miei occhi verseranno lacrime di gioia.
In quell'istante mi svegliai
Cercandoti nella stanza e nel letto
disfatto dall'amore consumato.
Senza trovarti.
Ti chiamai. Non ebbi risposta.
Così uscii pieno di angoscia dalla mia stanza
domandando al mio cuore
se un sogno troppo reale mi aveva ingannato.
Trovai fuori i cento guerrieri
Armati di spade scintillanti
E a loro domandai
Avete lasciato entrare una ragazza questa notte,
una ragazza non ancora donna, così bella
da non conoscere paragone con l'argento delle vostre spade?
Era quasi l'alba quando arrivò alla tua porta
dicendo di amarti più della sua vita;
se l'alba l'avesse sorpresa
tu non l'avresti più voluta con te.
E così l'abbiamo lasciata entrare.
E dov'è adesso che sono io a cercarla.
Ella è passata di qui poco fa. Vestita di un bianco abbagliante.
Aveva occhi scuri come corvi di montagna
E piangeva lacrime amarissime.
Così i guerrieri. E il cuore mio dubitò
del nome stesso dell'amore.
Vagai per le vie e le cento piazze
Della città ribollente di vita.
Vagai per le strade dove anche tu mi cercasti
chiedendo ad ogni passante
se ricordasse una fanciulla vestita di bianco.
Io vi prego. Se scorgete
Nella folla il suo viso bellissimo
ditele che io muoio d'amore e desiderio.
E come la riconosceremo, chiesero?
La riconoscerete dalla bianca veste ricamata
che nasconde il seno di ragazza
ancora fremente per le mie attenzioni.
La riconoscerete dalle labbra tremanti
e rosse ancora di passione
Per i baci che le diedi fino a ferirla.
La riconoscerete dall'ansare del ventre
ancora scosso dall'unione col mio corpo.
E dagli occhi solcati di lacrime
cui non so dare un nome.
E loro mi domandarono ancora.
Perché il tuo amore è andato via?
Perché il tuo amore non rimase con te, nel tuo letto,
finchè il giorno non vi trovasse insieme?
E tu, bello come un volo di colombe,
perché lo cerchi così disperatamente?
E io risposi
Non so perché il mio amore non m i aspettò.
Non so perché uscì veloce dalla stanza
e non attese il mio risveglio.
Non so dire dove sia diretto il mio amore.
Ma io lo cerco come la notte cerca l'aurora.
Lo cerco come il fiume cerca il mare.
Come ogni cosa che cerca compimento.
Io la cerco perché senza di lei sono niente.
E perché nei suoi occhi
Dimora la mia salvezza.
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