Riposiamo allietati
dalle labbra dei lebbrosi
Riposiamo aberrati
da strettissimi binocoli borghesi.
Ripuliamo sorridenti
di tempeste e germogli
Ripuliamo incerti
e patiti da pistole a pallini.
Capisco quando conosco
il chiosco della solitudine
Conosco quando disperdo
il gesto della disperazione.
Conosco e capisco che i nostri servizi segreti
Capisco e conosco che le mie lunghe leccate linguistiche
sono metalli lucenti,
sono uccelli ribelli.