Quando spunta il sole, ad oriente,
dal tuo nido, finchè non è sera,
il tuo canto melodioso risuona,
spensierata e gioiosa capinera.
Al crepuscolo, quando il cielo s'oscura,
sotto l'ala nascondi il capino,
la tua voce tace e riposa,
nell'attesa del sol del mattino.
Ma quel giorno, nel far della sera,
in agguato stava bieca figua,
su di te infieriva con violenza,
nella sera più grigia e più scura.
Ora la, riversa in un campo,
quella belva dal cuore di pietra,
come un cencio, ti ha abbandonata,
nella notte più buia e più tetra.
Dal tuo nido, or si alza un lamento,
di dolore e di grande tristezza,
di chi amore ti ha dato ed ha avuto
e non comprende tanta efferatezza.
Passa il tempo, passano i mesi,
torna ancora la primavera,
ma dal nido tuo, non s'ode più il canto
di gioiosa e spensierata capinera.