S'alza un grido sordo
nel traffico della città,
le lacrime vuote
come le ossa di un volatile,
un gabbiano nella tempesta,
la morte lo sorprenderà.
Sul ciglio della strada
ad aspettare un forse
che ad arrivare tarderà.
E poi la conferma
di un coma illusorio
fermo nel tuo regno
sei rimasto solo.
La voce del rimpianto
è diventata muta,
scorreva limpide giornate
nel suo idolo giardino,
il sorriso poi si è spento
e nulla mai lo riaccenderà.
Te ne sei andato
così inutilmente,
lasciandoci nel baratro
di una vita indegna
di averci amato.