D'un tratto conobbi l'infamia dell'uomo.
Ove un tempo l'innocenza d'uno sguardo
Era luce, adesso alberga un velo di consapevolezza.
Un giorno andando incontrai un infame,
Tristemente la bimba scomparve
E nacque la donna che oggi alberga
In queste membra, e così crebbi.
Il pungente inverno sfiorì la purezza infante
Lasciando il posto alla coscienza.
D'un tratto, inconsapevolmente, maturai
Perché conobbi il mondo e la sua infamia.