... come aroma di tabacco e sandalo
in gola il legnoso sapore
d'acre e dolciastro sogno
a deliziar blasfemo sentore
Anche l'Inferno poi diviene
l'accogliente anfratto
ove stenderemo un prato
di gerani ed eucalipto
per adagiarvi l'anime
appese ancora alla tenebra
Fiumi di morbide carezze
su di un lungo pentagramma
melodie di flauti ed archi
ad intonar l'ingorde labbra
in un'aria di sonetto
andante con un far solenne
io leggero musicante
e tu agile voce suadente
Non vorria mai più un risveglio
mai destarmi dalla notte
ma rimaner sul fil setoso
ad ingannar con te, sia vita e morte...