Il mio corpo è ancora caldo.
Tra le gambe dolenti ancora
la sensazione di essere in te,
mentre i pensieri si fanno pesanti
e compongono un altro ricordo di noi
da riporre nello scrigno segreto del cuore.
Porto le mani al viso mentre siedo
a questa tavola solitaria,
e ciò che pervade è l'odore di un uomo che non è mio.
L'odore di una passione che mi divora
giorno dopo giorno.
Cosa rimane di queste lunghe ma brevi ore
tra le tue braccia, se non il gusto
di una vita vissuta senza poter dire
al mondo quanto amore mi dai?
Rimane il freddo che gela l'anima
e la conduce in quel luogo intriso
di solitudine, dove l'unico pensiero
è quello di sapere che noi,
non siamo fatti per stare insieme.
Rimane la certezza che devo vivere
nel ricordo di qualcosa che non c'è.
Rimane la rabbia per chi ha scelto per me,
condannandomi per l'eternità
ad un amore che non è mio.