tra le ciglia incollate
occhi incrostati
fissano a stento
il loro traguardo
una confusione cronica
mescola come le sfere
numerate dell'urna dei desideri
i miei pensieri confondendoli
poi continuando a girare
compone e ricompone
i miei propositi spropositati
e poi piano s'allontana
e come un ragno
dalle cento braccia
che tessono infinite tele
annaspo nel vuoto
che mi circonda
per recupararli tutti
raccolta lenta e sana
si ricompone lo scomposto
si ferma e si svela
e infine riposare
felice di tanto lavoro