Nebbia che si fa strada e polpa
tra il solstizio estivo
il ragno lavora sulla tela
come pittore attento
il buio possiede la brillantina oleosa
nel profumo mentolato
io non posso non toccarlo,
l'odore mi seduce come la sivigliana
in un turgido abbraccio
tra corpi che vivi non sanno stare
senza incastonarsi...
e pianure e dossi e dune
tutto collima con un tempo fecondo
frazione d'attimo-
eco gestuale e bianca-
graffiti graffi nell'inizio notturno
accolgo me stessa in un silenzio
a ventaglio con disegni enormi
che non sta mai zitto...
virgole, spigoli, punti, tratteggi,
mezzerie, dozzinali pensieri...
tua per sempre mio per sempre
dentro a una luna che sbadiglia
l'esordio del risveglio...
... sbiadita, eterea, ho bisogno di pause
e devo capire bene
fino alle vene... piano piano... lenta...
quasi immobile... sulla ringhiera
tra vento e mistero sapore d'acqua piovana,
ma non è detto,
non è detto che pioverà.
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Tempo mai avuto, aprile 2007