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Clandestini

Come i toppi raccolti nelle rive di Lampedusa,
buttati da un rottame nelle mani della sorte,
sfiniti fisicamente e con le idee confuse,
alcuni di voi sono finiti nella trappola della morte.

Destini schiacciati dalle coscienze arrugginite,
senza scrupoli e senza pudore,
anime sporche con le mani pulite,
che approfittano della sofferenza e del dolore.

Chi ricorderà le vite ignorate,
sepolte nei cimiteri di promesse di sabbia,
chi sarà punito per le vite strappate,
per i figli cresciuti senza padri con rancore e rabbia?

Idendità costrette a nascondersi, gente ferita,
provenienze diverse con diversi destini,
ospiti indesiderati e senza invito,
chiamati con lo stesso nome- clandestini.

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 22/04/2010 09:13
    Chi ricorderà le vite ignorate... bellissima e toccante frase...
    Noi le ricordiamo scrivendo di loro...
    Brava mi è piaciuta molto...
  • Andrea Ortelli il 21/06/2009 23:06
    ciao... se fosse per me avresti tutte le stelle del cielo, bellissima poesia!
  • Leno Gello il 08/06/2007 13:37
    è bellissima... lo stile può concorrere anche con quello di Montale e la tematica è molto toccante... complimenti!
  • Riccardo Brumana il 06/05/2007 03:29
    struggente per la tematica e le riflessioni che porti a fare con la tua poesia. scritta molto bene, piaciuta tania

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