In piedi alle Poste
e già in coda da un'ora,
lascio andare una scorra
cha profuma nell'aria!
Il vicino già annusa
il mio olezzo invadente,
percependo dai gas
quel tanfo crescente.
E si gira, nauseato
a cercare il mittente
del messaggio arrivato:
"Sai cosa ho mangiato?"
Mentre l'aria è già pregna
della scorra di prima,
non disdegno che un'altra
le rimanga vicina!
Forse questo è il momento
che io vada a c... re,
tornerò un'altra volta
e... sarà per pagare!
Ma, se a te chiedessi
in fila alle Poste
del momento più bello
più losco e sentito,
forse diresti
del vicino colpito,
a cui hai regalato
con il gesto più ardito,
il peggio di te!
È già in coda da un pezzo,
per pagare un balzello,
una tassa, un disguido:
l'hai bruciato, intontito,
anche lui era in coda...
sì, ma prima di te!
Quel peto nascosto
pressante e inquieto,
nato cosciente, che
la vita non aspetta niente!
Si alza veloce
attraversa la fila e
seppur per un attimo,
rimane presente.
Sapendo che presto
non rimarrà niente,
se non il ricordo
che ha dato alla gente!