E che come io
in crepuscolo di sole
adombrato, tenue
m' abbandono a
movenze
da
te
avvolte,
tu scruti già mattutino immenso
davanti a te.
Sì! Mentre io di superbi traguardi, di versi
invidiati, d'antichi dolci valori m'ero
(e di carezze, di frammenti di sereno,
di scalfire la nebbia, come fai tu, con i miei affanni e
di vedere miseri dannati squarci d'alba con te)
illuso, per trovare rifugio
almeno nei tuoi ricordi più belli,
tu cresci, ti allontani.
Ed ora in me non ha più freno
quell'indolore, che si fa nel silenzio avanti,
vuoto.