Eri nell'aria stanotte
mischiavi i polsi alle caviglie
strisciando tra le piume del tepore
e le spine dei pensieri.
Ridendo mostravi le mani al mio petto,
come fosse solo tua dimora,
e lo sentivo abbracciarti
soffiando via dal collo la polvere dei tormenti
e baciando il sorriso di un punto luce.
Nelle rughe,
pellicole fumose
coprono l'illusione dell'Amore
facendone timida ragione del tuo batter d'ali.
Poi lento è il movimento della passione
unisce la schiena alla pancia
così che una carezza
t'allieti il sogno,
così che un bacio
ti dia ancora me.