Raggiungevamo la collina,
stendevamo sopra la tovaglia a quadretti
ed i nostri sogni,
rincorrendo bianche farfalle,
seguendo la traiettoria
di rondini nuove
nel sole di una primavera,
non cadevamo mai
quando toccavano il suolo,
catturavano il cielo
e ce lo offrivano in una sfida
senza tempo.
Senza volto il silenzio del vento,
nascosto tra le fronde del tempo,
sui binari di un sogno
viaggiavano i giorni.
Quando c'eri tu,
forte come una roccia
sfidavi le tempeste
e poi diventavi scudo
quando mi tenevi la mano.
Quando c'eri tu
c'era il sapore di un sentimento,
il mio piatto preferito,
senza tempo
il ricordo si allontana
e poi torna vicino, ,
senza aria respiro l'assenza,
seguendo il volo rasente dei miei ricordi
che si frantumano a terra
mentre cerco invano la presenza
di una primavera di rondini
senza tempo
che non cadevamo mai,
quando toccavano il suolo.