... sottile il filo che separa lucidità e Cuore
districando la coscienza spezzata da timori
a precludere luce ad occhi già offuscati
c'ogni istante ne sognano densità e calore
e rinchiudere piangendo quel mostro in gabbia
con ben chiaro in sé che il mostro stesso ha paura
Nonostante immobile s'arrende alla prigionia
ammantandosene come fosse il giusto abito
confidando speranze al ticchettio del tempo
che ad ogni rintocco logora il fievole respiro
nutrendosi solamente dei battiti nel petto
che consapevoli lasciano il libero scorrere
del vento amato che non osa guardarsi indietro
poiché riluce di gran purezza il sentimento
non ponendo disagio ad Ali che ora odiano il cielo...