Nobile e vera
penserai sia
la battaglia che
ti spingerà stremato
a dissetarti al fiume
di una folle malinconia.
Nobile e Tua,
come l'amante che Ti ama
carezzandoti i gradi
con occhi avidi,
frustandoti le labbra
con la promessa di annullare l'oblio.
Studiando la ribellione dei venti
dall'alto del potere che
si dà e non si rende,
immobile come
argento vivo e vibrante,
lontano e straniero mi appari.
Tu che comandi
il torrente di fuoco e di morte.
Tu che brandisci
coltelli di speranza e di pace.
E poi mi baci le dita
una dopo l'altra,
e poi mi sciogli l'anima
immagine dopo immagine,
e poi Ti inginocchi
ai piedi della mia vita
come per chiedermi
qual'è la via da scegliere.
Vicino e familiare,
mio e immenso.
Come giocando
a non riconoscersi
nuotando nel buio
ci ritroviamo
come voci in cortocircuito.
E sei terra che esploro
seguendo linee su carta.
E fuori passa e va
la battaglia dove solo Tu Ti vedi
come in uno specchio.
Indomito come un bosco senza padroni.