Avessi il dorato arco con il quale cupido unisce
intingerei due frecce nell antidoto della speranza e trafiggerei i nostri cuori,
benderei i tuoi occhi con la tela che Penelope mille volte ha tessuto
e ti lascierei innamorare di me
grazie al complice buio della cecità dell’amore.
ACORA UNA VOLTA LA MIA MEDIA È STATA RIBASSATA DRASTICAMENTE DA UN 1 O 2 DI VOTO SENZA CHE NESSUNO ABBIA LASCIATO UN COMMENTO.
NON CAPISCO CHE GUSTO CI SIA A FARLO... SIETE DEI RIDICOLI, NEMMENO IL CORAGGIO DI METTERE IL NOME A CIO CHE FATE.
A. M.
Anonimo il 03/06/2007 21:49
Bellissima... vorrei che qualcuno l'avesse scritta per me!!!
Mi piacciono molto le figure che hai evocato... Complimenti. Inoltre il tema, benchè abbastanza "usato" in poesia (io ne so qualcosa!), riesce a colpire al cuore. È facile ritrovarsi in queste emozioni, che probabilmente ognuno di noi ha vissuto. E credo sia questo uno dei tanti obiettivi della poesia: al di là dell'impronta personale, della propria soggettività, evocare un sentimento nel lettore, che esce dal "particolare" del poeta e diventa qualcosa di generale, universale, in cui ognuno può rivedersi o giungere a delle riflessioni. Complimenti!
bhe! quando si dice:- per te farei carte false... da quel poco che ti conosco credo che nemmeno tu "obbligheresti" la tua bella ad amasti poesia carina.