Il ventre è vuoto
di parole folli
e il mio angelo si chiama
nessuno
vide la luce e visse nelle tenebre
nell'attimo dopo
l'attimo in cui nacque
non seppe mai il mio nome lontano
finché la storia non ci condivise
Vide le tenebre e visse nella luce
la mia anima in pena mentre lo cercavo
il ventre è vuoto di cibi succulenti
la gola riarsa dalla polvere senz'acqua
il mio angelo mi salva
dal nulla del denaro
e dal giaciglio
rovente e agiato
mi asciuga lacrime senza sale
mi conforta nella perdizione dell'esistere
Vedemmo nelle tenebre
accecati dalla luce
entrambi perduti
ci tenemmo le mani
viaggiando l'una per l'altra cento mondi
le nostre anime
si perdono
beffando il tempo...