Quel che voglio è andare via...
vagare, errare e ripartire...
a siti e terre sconfinate appartenere
e in agonie e dolori a non cadere.
Quel che voglio è sul mio volto
sentir l'aria del mai noto...
far che l'uomo e il mondo intero
non mi sian già di vissuto.
A siti e terre sconfinate appartenere...
in nome di un eterno amore
arder fino a urlarne la magia...
A siti e terre sconfinate appartenere...
in nome di un'essenza
fino a urlarne appartenenza.
Che il vento del domani sconosciuto
soffi forte sulla mia anima in subbuglio...
Che il vento del domani sconosciuto
soffi forte su banali mie certezze...
Che il vento del domani sconosciuto
soffi forte nell'azzurro dei miei occhi
che da tempo più da dir loro vorrebbero.