T'ha ucciso il male del mondo a cui ti sei arreso
il male di vivere di quand'eri vinto, umiliato, vilipeso
e giunto al rifiuto profondo, totale e definitivo.
T'ha ucciso il tuo modo introverso e passivo
di prender le cose senza sfogo e reazione
senza vera catarsi e rigenerazione
fors'anche senza più voglia.
Te ne sei andato... come se ne va dal ramo una foglia
seccandosi e distaccandosi, inerte
a un colpo di vento nemmeno tanto forte
e tuttavia subdolo e maligno
come il putrido buffo di un fetido stagno.
T'ha ucciso il male che ucciderà il mondo
quello che tutti abbiamo dentro, nel profondo
dell'Es, come nella coscienza:
la disillusione, l'indifferenza.
l'autore mauri huis ha riportato queste note sull'opera
Questa poesia è una dedica ad una persona che ho amato molto e che non c'è più.
Ma che continuo ad amare!