Rimase ad aspettare
nelle tenebre il suo ritorno
in un giorno di sole eclissato dalla luna,
sul capo bagnato di rugiada
una ghirlanda di fiori
la rendeva regina.
Le mani tremarono
al tocco soave d'una melodia,
col viso bagnato di pioggia
mischiava le sue lacrime alla vita.
Ritornerà da lei
nel silente amplesso
di amanti che ritrovano
il potere dell'amore,
sul petto una moneta d'oro
lo salverà da un colpo al cuore.
Non ci saranno fiumi
ne fuochi a dividerli.
Marinella non scivolerà nel fiume,
sellerà il suo pony dalla bianca criniera,
salverà le labbra,
il sorriso del suo amore,
chiedendo venia al re
per sei cervi rubati nel parco.
Il suono del corno annuncerà il suo ritorno,
le mani tremanti si stringeranno...
in questa favola...
che è mia.