Seduta sull'uscio a rimirar sorrisi
sguardi di gente a me conosciuta,
indietreggio ubriaca di parole
tra il chiaroscuro del bosco.
Passi lesti e silenziosi
rapiscono l'attenzione
persa in pensieri instabili,
tra le verdi felci
il fruscio rapido e confuso
si dilegua in un lampo,
e la tua immagine mi percuote l'anima.
Come un serpente
Il fiume scorre lento
strisciando ai margini,
sul muschio baciato dalla rugiada.
Folle la corsa per raggiungerti,
dovrò trovare la testa del fiume
per raggiungere i tuoi passi.
Traccio cerchi,
uno dietro l'altro,
cancello i bordi
uno solo, grande, immenso
basterà a racchiudere l'amore
e tutti quelli che amo.
Vasto il deserto,
la sabbia arde
sotto gli esili piedi,
le tue orme appaiono nitide,
ponti di pietra ricoperti di spine...
ancor lontano il tempo dell'incontro.
Sarà notte quando ti troverò
cosparso di sogni
in aurore boreali,
in sentieri larghi e profumati
in quella luce che solo Dio accenderà.
Vorrei raggiungerti adesso,
dimmi come fare...
ma la notte è finita
e tuoi passi scompaiono,
"dentro i miei occhi
e l'alba che nasce".