Quel mare che m'osserva
ombrosa forza
sembra prendere energia dalla mia rabbia
converte l'impotenza
d'inerzia che mi lega a queste assi di cemento
e ne fa furia
bisbiglia coi gabbiani
suoi alleati in una guerra persa
la mia
che dei suoi spruzzi in piena faccia
ignoro la disfida
immobile peresi
rinunciataria, ne respiro la veemenza
vile malinconia mi guida
a scendere i suoi abissi nella sera
e nel tramonto annega
l'eroico tentativo di speranza
vela, corrosa di salsedine
ammaina questa vita
fuori rotta.