Striscianti vermi
lunghi e melmosi
mordono le carni tenere
di un angelo caduto
dalle ali spezzate
carogna puzzolente
vita senza vita
divorata lentamente
dalla sua insensatezza
di scialba esistenza
di desideri tenuti segreti
di peccati mai partoriti
di giorni silenziosi
divorati e dissanguati
da una noia carnefice
del suo stesso boia.