... e adesso capisco
che sei soltanto
un pesticida ornamentale.
Bella, bellissima fuori
ma fagotto vuoto dentro
che tenti di riempire
con finzioni scadenti
di buoni propositi
comprate per due soldi
al supermercato
dei sogni scaduti
rovistando tra gli scaffali
nella corsia
degli opportunismi cronici
nel tentativo di ricostruiti
una facciata
screpolata da tempo
di cadenti intonaci.
Questo è il mio fiore per te
addestrato a sprigionar veleno
per incatenarti
al ricordo del mio oblio.
Tu che nulla eri,
nulla sei,
e nulla sarai.