Reale è l'attrazione che subiamo dalla terra...
il giorno, la notte e poi di nuovo il giorno...
le tenebre nei cuori più lucenti
di chi è in gabbia in una stanza...
le lacrime di un forte e fiero uomo
nel rifugio estraneo al mondo...
l'anima e il bisogno di riporla
nelle mani di un buon Dio...
il nostalgico ricordo di un'infanzia
troppo lesta che a noi non più appartiene.
Noi... figli di stellari geometrie predestinate,
progenie dell'odio e dell'amore
come un fuoco a doppia lingua.
Reale è la coscienza di un errore
troppo grave sulle spalle...
l'ambizione di arrivare senza valida partenza...
divorarsi l'un con l'altro
corpo, anima e interiora...
per l'arte agonizzare senza soldi in una tasca...
sperare come angeli beati e redentori
di morire e ritornare...
la gioia e lo stupore di un tramonto
da mirare e rimirare.
Noi... figli di passioni permanenti o passeggere,
progenie di follia e di ragion pura
come un fuoco a doppia lingua.