Ho conosciuto l'amore.
Il cuore come un fulmine
silenzioso e tuonante
il mio fragile ed ingenuo pensare
ha illuminato
dal silenzio del torpore lo ha destato.
La mia anima d'incanto è volata in alto
in alto verso cieli azzurri
verso musiche di arpe e violini.
Profumi di fiori d'arcobaleno
le vene han pervaso
colori vivi e parlanti
il mio viso han plasmato.
Cieco e sordo il mio io.
Dai consigli
dalle esortazioni si è nascosto
al buio
nel silenzio e si è fatto ombra.
Infatuato il cuor però non perdona
alla prima scossa il viso nasconde
le verità non vede
la realtà non comprende
semplicemente stille salate raccoglie
stille dorate
dalle proprie vene pian piano scorrono
si colorano e poi la luce ridonano.
Destarsi dal sogno
svegliarsi improvvisamente
capire e poi esplodere.
Pianti liberatori
catene senza più chiavi
finalmente gli occhi aperti
finalmente vedere la realtà
realtà smascherata
da un cuore sordo e cieco prima
cuore però onesto ed ingenuo
cuore limpido, sognatore ma impulsivo.
Sì
destarsi e comprendere
vedere quel viso senza maschera
rendersi conto dell'altrui gioco
rendersi conto dell'altrui capriccio
di chi l'attimo solo vuol respirare
di chi sottovaluta l'altrui pensare
l'altrui ingenuità
l'altrui onestà.